
chiesa san liborio
L’edificio ecclesiastico, realizzato con elementi portanti in cemento armato gettati in opera, si presenta come un insieme di volumi intonacati di un bianco candido da cui svettano la scala elicoidale che smaterializza il campanile e la grande vetrata absidale in alabastro proveniente da Volterra.
La trama spaziale interna risulta essere elaborata attraverso il concatenamento di volumi geometrici in addizione e sottrazione. I fuochi liturgici sono realizzati in pietra onice proveniente dalla Turchia, selezionata con cura nella scelta delle venature. L’altare, l’ambone, la sede e il battistero seguono le stesse linee architettoniche, basate sulla semplicità dei volumi con base rastremata a 45 gradi. Il battistero a pianta ottagonale è collocato al centro di un colonnato circolare formato dalle 8 colonne che costituiscono la base del campanile. Il fonte battesimale è pensato anche per la celebrazione di riti ad immersione.
Particolare attenzione è stata data allo studio del presbiterio, distinto dalla navata da una pavimentazione in travertino giallo di Tivoli, caratterizzato dall’abside semicircolare realizzata in alabastro con una partitura delle lastre a scansione prevalentemente orizzontale. La trama composta da moduli variabili si ripete nel disegno dei portoni e degli interni della chiesa. La struttura in metallo che sorregge le lastre di alabastro ha un profilo di dimensioni maggiori nell’asse verticale che fa da fondo al crocifisso sospeso, posto anteriormente, marcandone il senso ascensionale.
committente : Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia
luogo : Civitavecchia (Rm)
fotografo : Andrea Di Biagio
prima stesura progetto : geom. C. Varlese – arch. N. Crostella
seconda stesura progetto e direzione lavori : arch. Enza Evangelista – ing. Giovanni Evangelista